IL BANCO DI SCUOLA

È come uno dei tanti lunedì passati qui,su un banco.
Mi sovvengono tante idee quando guardo il banco.
Un ricordo vicino, ma, fra poco, solo passato.
La scuola è ormai al capolinea,
e una dura prova fra poco mi attende.
Mi guardo intorno,Giuseppe è sempre qui,
e sul davanzale il solito piccione,
che ha passato una vita a beccare e poco pochissimo
a pensare e ragionare.
Al contrario devo fare io,
senza mai capire però il perché di questo.
Fin in tenera età,costretto all’asilo,
le elementari non si sa come,
le medie un’avventura,
in pubertà le superiori.
Nessuno mai mi ha dato una spiegazione precisa
a tutto questo.
Tra breve tutto finito sarà e la mia vita cambierà.
Il mio banco riceverà un nuovo affittuario
e per lui la grande avventura sarà solo agli inizi.
La vita è come un piumino in primavera,
appena staccato dai rami materni è preda di agenti esterni,
trasportato di luogo in luogo dal vento e dalla pioggia.
La libertà è solo un’illusione,ma in questa illusione di libertà
si vive e si continuerà per il resto della vita.
Così mi sento un po’io,comandato fin da piccolo,
e illuso di una libertà che non mi appartiene.
Mi è stata chiesta una prova finale,
per guadagnarmi l’arrivo,atteso da ben quattordici anni.
Tutto è su un filo.
Mi sento piccolo,
come il verme,che sta per essere mangiato dal caro e vecchio piccione.
Ohimè, è volato.
Forse da qualche parte mi ha beccato…………………..